Ottobre con la sua luce ancora calda e l’aria croccante porta un vento favorevole per i grandi viaggi. Che scegliate di scivolare lungo il fiume, rilassarvi davanti ai colori mutevoli del lago o puntare all’ultimo bagno in spiaggia, ecco i nostri consigli per sette indimenticabili viaggi da fare ad ottobre.

Porto e il Douro, Portogallo

La Valle del Douro e la produzione di vino vanno di pari passo. Tutelata dall’UNESCO per i suoi vigneti dalla bellezza peculiare, questa è una delle regioni vinicole più antiche al mondo: la Denominação de Origem Controlada (DOC) portoghese certificava la provenienza dei vini locali 200 anni prima che i francesi introducessero il sistema AOC. Solcate in barca il Douro e avrete la garanzia di suggestive scene bucoliche, particolarmente ammalianti in autunno, quando il sole è ancora caldo e i grappoli maturano facendosi dorati.

Supererete tradizionali rabelos (imbarcazioni da carico), piccoli centri abitati decorati con azulejos e numerose quintas (vigneti) dove potrete soffermarvi per una degustazione. Quando giungerete alla foce del Douro, nella storica Porto, fondata dai romani e ora seconda città del Portogallo, cercate il quartiere della Ribeira, con le sue stradine anguste ma affascinanti. Oppure andate a Vila Nova de Gaia, sulla sponda opposta, brulicante di enoteche specializzate in Porto.

Scozia settentrionale

La NC500 è la risposta della Gran Bretagna alla Pacific Coast Hwy: lunga 830 km, percorre la costa scozzese, fiancheggiando le North Highlands e toccando Ullapool, John O’Groats, Dornoch e Inverness. L’autunno è una stagione magnifica per percorrerla; le folle estive (e gli insetti) sono ormai scomparse, le carreggiate sono libere, le Highlands si infiammano delle tinte autunnali e risuonano dei richiami dei cervi in calore. Giornate più brevi e cieli bui aumentano le possibilità di avvistare le mirrie dancers, ovvero l’aurora boreale secondo la lingua locale. Scegliete le tappe in base ai vostri interessi.

Lungo il tragitto incontrerete spettacolari glen e montagne (scalate uno dei Munro), spiagge spazzate dalle onde e baie bianchissime. Ci sono anche monoliti risalenti all’età del Ferro, centri culturali e romantici castelli (sia intatti che in rovina), oltre a lochs ammantati di leggende e fumi perfetti per fare rafting e pescare. Scaldatevi dentro lodge accoglienti, davanti a caminetti accesi e con degustazioni di whisky.

Languedoc-Roussillon

La regione del Languedoc-Roussillon si allunga dal Mediterraneo ai Pirenei, ed è un magnifico mix di boschi, lagune, vette, caverne, châteaux abbarbicati sulle colline e storia da brividi: fu proprio qui che, nel medioevo, gli eretici catari si rifugiarono (senza successo) dalle persecuzioni papali. Il loro è un racconto macabro, ma costituisce anche un’ottima ragione per attraversare (in auto, in bicicletta o a piedi) la ‘Terra dei catari’, soprattutto a ottobre, che qui è mezza stagione, quando i turisti diminuiscono.

Tra la mediterranea Port-la-Nouvelle e la città collinare di Foix, scoprirete bei panorami disseminati di affioramenti calcarei, pendii ammantati di vigneti, pascoli d’alta quota, ripidi burroni e gli antichi castelli dei catari: le rovine di Quéribus, arroccate su un’altura, Roquefxade che svetta su una falesia, Peyrepertuse, che somiglia alla prua di una nave e l’imponente Montségur dove, nel 1244, i catari affrontarono un assedio. Non perdete la fiabesca Carcassonne

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